
Poetessa e traduttrice italiana. Alla soglia dei trent’anni viaggia in India e dopo essere entrata in contatto con il buddhismo e la meditazione, nel 1986 assume il nome di Chandra, che in sanscrito significa luna, datole dal suo primo maestro, Rajneesh. Negli anni successivi sarà allieva di diversi altri maestri, tra i quali Ajahn Sumedho e Ajahn Sucitto. È impegnata anche nella traduzione di testi buddhisti, nell’insegnamento della meditazione e nella attività di diffusione della poesia per i bambini delle scuole della periferia milanese. Tra le sue pubblicazioni “Ma dove sono le parole? Le poesie scritte dai bambini delle periferie multietniche di Milano”, con Andrea Cirolla, Effigie 2015 “Il silenzio è cosa viva. L’arte della meditazione” Einaudi 2018, “La domanda della sete”, Einaudi 2020, “Questo immenso non sapere”, Einaudi 2021.